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Ausili, Tecnici, Informatici, Elettrici, Manuali


Introduzione

Per chiarirci l'ausilio serve:

  • A svolgere un'azione che altrimenti la persona disabile non potrebbe compiere.
  • Ad eseguire l'azione in modo più sicuro, più veloce.
  • A svolgere certe attività in modo più accettabile psicologicamente.
  • A prevenire l'insorgenza o l'aggravamento di una disabilità o di un handicap.

Gli ausili tecnici disponibili sul mercato si possono raggruppare nella seguente classificazione che si articola in nove gruppi principali (ciascuno dei quali si suddivide in vari sottogruppi comprendenti a loro volta più voci):

  • Ausili per Terapia.
  • Protesi e Ortesi.
  • Ausili per la cura personale, vestiario e calzature.
  • Ausili per trasporto e locomozione.
  • Ausili per la cura della casa.
  • Ausili per l'adattamento della casa e di edifici in genere.
  • Ausili per comunicazione, informazione e segnalazione.
  • Ausili per manipolare o controllare altri oggetti o dispositivi.
  • Ausili per gioco o ricreazione.

La loro scelta e valutazione è fondamentale per ottenere il risultato desiderato e va calibrata sulle esigenze del singolo utente tenendo conto del suo contesto riabilitativo e ambientale.

Le disabilità nell'uso di strumenti informatici e telematici possono sostanzialmente essere ricondotte in tre diverse categorie: quelle sensoriali (persone non vedenti o ipovedenti, sordi), quelle motorie (paralisi , spasticità, etc.), quelle cognitive (afasia, dislessia, etc.).

In queste pagine, per il momento, non verrà affrontato l'argomento della ricerca e delle tecniche e degli ausili riguardanti le disabilità cognitive. Le tecniche atte a superare o mitigare queste disabilità sono in costante sviluppo e la panoramica di prodotti e accorgimenti utili è già molto vasta.

Queste tecniche sono efficaci se si agisce su entrambi i fronti, sia su quello del produttore (ad esempio il Webmaster del sito Internet oppure il fornitore dell'applicazione Software) che su quello dell'utilizzatore (ad esempio un dipendente della P.A. che abbia una o più delle disabilità sopra descritte).

Il motivo per cui è necessario agire contemporaneamente sui due fronti è semplice: la comunicazione, salvo casi particolari, si realizza se entrambi i soggetti si attivano per raggiungere quell'obiettivo. Ad esempio una persona non vedente può dotarsi del migliore Screen Reader di questo mondo, ma se una immagine in un sito non ha un commento testuale sarà impossibile comprenderne il significato.

Se gli agganci ipertestuali (link) nelle pagine sono fondati su grafici anch'essi senza commento testuale, e i nomi delle pagine chiamate è anonimo rispetto al loro contenuto (esempio: pag1.html, pag2.html, pag3.html), la navigazione sarà veramente "alla cieca". Se i link sono troppo vicini e piccoli sullo schermo anche chi ha problemi motori e per questo usa il miglior comando vocale o il più efficiente emulatore di mouse troverà comunque difficile e faticoso raggiungere quei comandi.

D'altra parte se chi prepara i siti e le applicazioni opera al meglio delle tecnologie assistive rispettando le normative WAI o simili e poi l'utente o l'operatore con disabilità non dispone degli ausili e delle interfacce ottimali, il risultato sarà scadente e renderà inutile anche il lavoro effettuato dal lato "Server". Facendo un parallelo con il tema delle Barriere Architettoniche, si può affermare che lo scivolo e la carrozzina sono i due fronti del problema accessibilità. Se manca lo scivolo la carrozzina serve a poco, ma se manca la carrozzina lo scivolo serve ancor meno.

Gli interventi sul lato server spaziano dal disegno delle pagine secondo le regole dell'accessibilità, così come prescritto dalle circolari AIPA e DFP, preferibilmente in un sistema di "content management" che consente di sganciare la consistenza dei dati dalla loro rappresentazione, in modo da arrivare anche a siti come "pubbliaccesso" il cui formato di visualizzazione è personalizzabile dal singolo utente, e che può memorizzare queste opzioni in modo che il sito sia predisposto in modo ottimale alla successiva visita.

La qualità della costruzione del sito dal punto di vista dell'accessibilità può essere testata sia mediante le procedure descritte nella circolare AIPA, sia usando dei validatori esterni come Bobby od altri. Chi produce applicazioni dovrà invece testare e verificare se le stesse sono compatibili con i software dei sistemi di tecnologia assistiva, come gli Screen Reader, i sistemi di sintesi e riconoscimento vocale, e via dicendo.

Per quanto riguarda la tecnologia dal lato client, che è più attinente a questo spazio, le offerte sono molte e in continua evoluzione: gli screen reader, i sistemi di sintesi vocale, i simulatori software o sostituti hardware di tastiere e mouse come ad esempio i puntatori controllati con il movimento del capo o degli occhi, i comandi vocali e la dettatura vocale.

Autonomia e integrazione sociale sono gli obiettivi primari per la persona disabile, raggiungibili anche tramite l'uso strumenti tecnologici chiamati ausili. Essi non sono e non devono essere considerati un contrassegno della disabilità, bensì dei mezzi che servono ad una persona, disabile o non, ad essere più autonoma per svolgere in modo più agevole le attività richieste dalla vita quotidiana.