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Dispositivi per il Controllo Ambientale


Cenni sulla Tecnologia

La tecnologia oggi ha fatto passi importanti per offrire soluzioni capaci di migliorare lo stile di vita di tante persone, tutto orientato al miglioramento delle possibilità di vita autonoma di di persone disabili e anziani, ma anche per il maggior comfort di tutti. Si tratta di tecnologie domotiche, l'informatica e le nuove tecnologie applicate alla casa, capace di offrire nuove possibilità per vivere la propria abitazione.

Scopo principale della domotica dunque è semplificare operazioni troppo complesse, faticose o pericolose per fornire nuove opportunità per comandare la propria casa, oltre a offrire la possibilità di agevolare la comunicazione sia all'interno che all'esterno dell'abitazione e garantire una maggior sicurezza esistono due grandi famiglie di soluzioni, da un lato la domotica (impianti completamente automatizzati che prevedono molte funzioni integrate tra loro e con funzioni avanzate) e, dall'altra, quella che viene chiamata domotica semplice, cioè il controllo ambientale che va a risolvere problematiche specifiche come applicazioni semplici ed economiche.

Nel nostro caso, accenneremo a quel settore della domotica applicando al controllo ambientale, tutti quegli ausili tecnologici che permettono un controllo autonomo dell'ambiente. Un domotica si compone mentre di uno tipologie di interfaccia, di un sistema intelligente di comunicazione di controllo, oltre a una serie di applicazioni e servizi.

Nello specifico, nel campo delle applicazioni della disabilità, è importante sapere come sistema domotica un po' si possa comporre di più elementi, attuatori e motorizzazioni, interfacce e sensori di comando, dispositivi per sicurezza e apparati per il telecontrollo e la comunicazione a distanza.

Le Interfacce

Un'interfaccia è un dispositivo che permette all'uomo di comunicare con la macchina, le principali interfacce, per intenderci, sono per esempio pulsanti o interruttori, telecomandi, trasponder. E' estremamente importante valutare attentamente quelle che per interfacce preferire, per scegliere la semplicità, la facilità di utilizzo anche e soprattutto l'adattabilità alle capacità della persona. Ecco perché il miglior impianto di controllo ambientale, in assenza di un'adeguata interfaccia, risulta, non dico inutile ma quasi.

Di fatto si può dire che per la scelta dell'interfaccia sia prioritaria rispetto al resto dell'impianto perché ciò con il quale una persona dovrà "interagire". A valutazione della compatibilità dell'interfaccia, dunque, dovrà essere tecnicamente attenta e approfondita. Il sistema più facile ed intuitivo per comunicare con le funzioni della casa sono i pulsanti a cui è possibile associare qualunque funzione, come le luci per esempio, oppure associare dei comandi multipli e, addirittura, scenari più complessi.

Si tratta di oggetti di uso quotidiano che permettono di controllare la casa senza fatica e senza pericolo. Oltre ai normali interruttori per il controllo delle luci (come in qualunque abitazione), si tratta di interruttori che possono controllare, per esempio, l'apertura delle porte o anche degli infissi. Chiaro come sia necessaria installazione a regola d'arte, scegliendo adeguatamente l'altezza alla quale collocare gli interruttori, per esempio, oppure prediligere modelli di placche non lisce sulle quali le mani scivolano meno facilmente. Importante anche delle funzioni associate ad ogni pulsante siano chiare individuabili da chi debba farne uso.

Telecomandi

Un altro tipo di interfaccia spesso usato è il telecomando, un oggetto di uso quotidiano che permette di controllare la casa senza doversi spostare e fare troppa fatica. Possono utilizzare una tecnologia a infrarosso, per i quali esiste un'ampia scelta di modelli, con codici e replicativi, questo di telecomando ha lo svantaggio o vantaggio, dipende quale sia la loro applicazione, di avere una piccola portata (hanno infatti un raggio d'azione di una sola stanza), oppure esistono telecomandi a onda radio per i quali sono disponibili limitati modelli, questi hanno, al contrario, una grande portata (coprono infatti l'intero appartamento).

  • Il telecomando universale hanno la caratteristica di riunire tutti i comandi della casa in un unico oggetto, non esistono svariati modelli con diverse forme e funzioni e hanno un costo abbastanza contenuto.
  • I telecomandi semplificati hanno solitamente tasti molto grandi retroilluminati, con poche funzioni configurabili nel telecomando attraverso simboli.
  • Telecomandi a scansione invece sono telecomandi universali nei quali è possibile memorizzare molte funzioni, sono dotati di mascherina personalizzabile, possono essere programmabili a pc ed eventualmente dotati di sensori esterni per controllare la scansione, permettendo anche la persona con gravi disabilità di farne uso (azionando la scansione attraverso un sensore collegato telecomando).
  • Telecomandi a controllo vocale sono comunque telecomandi universali comandati completamente a voce, per questo serve un processo di addestramento per farne uso, questi modelli, per le loro caratteristiche, richiedono una voce chiara e i comandi impartiti in modo inequivocabile.
  • Il trasponder è un tipo di ausilio leggermente diverso, infatti una sorta di chiave usata principalmente per l'apertura chiusura di porte di ingresso. Rileva in maniera univoca il passaggio della persona che lo indossa, senza richiedere che questo effettui alcun movimento, prevede l'installazione di un'antenna nelle vicinanze della porta da aprire. Questi telecomandi possono controllare molte funzioni della casa tra cui motorizzazioni (che andremo a vedere), le luci ma anche principali elettrodomestici tra cui la televisione, allo stereo, gli impianti di climatizzazione, e così via.

Motorizzazioni

I motorizzatori si utilizzano per sostituire i movimenti troppo faticosi, troppo ampi o troppo precisi che risulterebbero impossibili per la persona disabile. Solitamente le motorizzazioni infatti vanno a sostituirsi all'intervento manuale della persona e riguardano proprio funzioni che possono risultare ostacoli insormontabili. Di fatto quindi diminuiscano il carico di fatica giornaliero, incrementando il comfort. le motorizzazioni dall'interno riguardano nello specifico i portoncini blindati, le porta battente e scorrevoli (sia interne, sia esterne) e anche le serratura.

Quelli invece prestar non possono essere le tapparelle, le persiane, le veneziane, i tendoni, e come anche le zanzariere alle ed inferriate di sicurezza. E' possibile motorizzare anche le finestre (a battente, scorrevoli e a vasistas), i lucernai, le tende anche interne e le porte finestre (sia a battente, sia scorrevoli).

Quando si decida di installare motorizzazioni per infissi della casa occorre valutare attentamente la compatibilità fisica con il serramento ma anche con quella di comunicazione con interfacce e i sistemi domotici scelti. Così come esistono diverse modalità di azionamento con tempi di movimentazione più o meno lenti, possibilità di aperture parziali e motori a bassa forza di spinta.necessario anche valutare tutto una serie di questioni inerenti alla sicurezza passiva e alla manutenzione, se sia possibile per esempio movimentare un'anta in mancanza di energia, se esista o meno una batteria d'emergenza che permette al ritorno dell'anta nella posizione di sicurezza, se sia possibile movimentare in caso di guasto.

Oltre a dover valutare la vicinanza o meno di un servizio di manutenzione efficiente e valido. Quando si devono progettare interventi soluzioni domotiche occorre prestare attenzione, per operare una progettazione a regola d'arte, attraverso un'attenta scelta di dispositivi, in seguito a un'accurata valutazione delle potenzialità delle persone e delle sue esigenze specifiche. Per questo è consigliabile rivolgersi ai centri specializzati che accompagnano la persona in questo percorso per l'acquisto di maggior autonomia in casa.


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