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Maggiori Sconti IRPEF per i Figli Portatori di Handicap


Fino al periodo d'imposta 2006, per il figlio disabile, riconosciuto tale ai sensi della Legge n. 104 del 1992 si può fruire di una deduzione dal reddito complessivo di 3.700 €. Detto importo non è fisso ma diminuisce man mano che aumenta il reddito. Per determinare l'importo effettivamente spettante, è necessario eseguire un calcolo, utilizzando la seguente formula:


Calcolo per la deduzione del figlio a carico

Se il risultato che si ottiene da tale calcolo è :
  • Maggiore o uguale ad 1 la deduzione spetta per intero.
  • Pari a zero o negativo la deduzione non spetta.
  • Compreso tra 0 e 1, la deduzione spetta parzialmente.
  • Si calcola moltiplicando la deduzione teorica per il coefficiente ottenuto, tenendo conto dei primi quattro decimali e applicando la regola del troncamento.

Per essere considerati fiscalmente a carico è necessario che il reddito personale complessivo, al lordo degli oneri deducibili e della deduzione per l'abitazione principale e pertinenze, non sia superiore a 2.840,51 €. Tuttavia, ai fini del limite, non si tiene conto dei redditi esenti, come ad esempio le pensioni sociali, le indennità (comprese quelle di accompagnamento), gli assegni e le pensioni erogati ai ciechi civili, ai sordomuti e agli invalidi civili.

Inoltre, le deduzioni possono essere fruite in percentuali diverse dai coniugi a seconda del vantaggio che ciascuno può trarre.


Esempio:


Contribuente con figlio portatore di handicap a carico al 100% con un reddito complessivo nel 2005 di 30.000 euro, ha sostenuto spese deducibili dal reddito per 2.000 euro.

Questo il calcolo della deduzione spettante per il figlio:


Calcolo per la deduzione del figlio a carico

Dal 1° gennaio 2007 le deduzioni per i familiari a carico sono state sostituite da detrazioni d'imposta. Anche queste, come le precedenti deduzioni, sono di importo variabile in funzione del reddito complessivo posseduto nel periodo d'imposta. La norma ha stabilito detrazioni di base (o teoriche), disponendo che tale importo diminuisca con l'aumentare del reddito, fino ad annullarsi quando il reddito complessivo arriva a 95.000 € per le detrazioni dei figli e a 80.000 € per quelle del coniuge e degli altri familiari.

E' rimasto invece sostanzialmente invariato il limite di reddito personale complessivo per ritenere una persona fiscalmente a carico che, al lordo degli oneri deducibili e della deduzione per l'abitazione principale e pertinenze, non deve essere superiore a 2.840,51 €. La detrazione per i figli è stata fissata in 800 € e in 900 € per i figli di età inferiore a tre anni.

Essa aumenta dei seguenti importi:

  • 220 €, per il figlio disabile, riconosciuto tale ai sensi della Legge n. 104 del 1992.
  • 200 €, per tutti i figli, quando sono più di tre.

Le detrazioni base per i figli a carico per determinare la detrazione effettiva è necessario moltiplicare la detrazione teorica per il coefficiente (assunto nelle prime quattro cifre decimali e arrotondato con il sistema del troncamento) che si ottiene dal rapporto tra 95.000 €, diminuito del reddito complessivo, e 95.000 €.

In presenza di più figli, l'importo di 95.000 € indicato nella formula va aumentato per tutti di 15.000 € per ogni figlio successivo al primo.
  • Figlio di età inferiore a 3 anni 900 €
  • Figlio di età superiore a 3 anni 800 €
  • Figlio portatore di handicap inferiore a 3 anni (900 220) 1.120 €.
  • Superiore a 3 anni (800 220) 1.020 €.
  • Con più di tre figli a carico la detrazione aumenta di 200 € per ciascun figlio a partire dal primo.

Quindi l'importo aumenta a 110.000 € nel caso di due figli a carico, a 125.000 € per tre figli, a 140.000 € per quattro, e così via. La detrazione per i figli non può essere ripartita liberamente tra i genitori come prevedeva il precedente ordinamento. E' prevista, infatti, la spartizione al 50 per cento tra i genitori non legalmente ed effettivamente separati. In alternativa, e se c'è accordo tra le parti, si può scegliere di attribuire tutta la detrazione al genitore che possiede il reddito più elevato.

Questa facoltà consente a quest'ultimo, come per esempio nel caso di incapienza dell'imposta del genitore con reddito più basso, il godimento per intero delle detrazioni. E' il caso di ricordare che l'incapienza si verifica quando tutte le detrazioni di cui un contribuente può beneficiare sono superiori all'imposta lorda. In queste situazioni, l'importo eccedente non può essere chiesto a rimborso o a compensazione di altri tributi, nè è possibile riportarlo nella successiva dichiarazione dei redditi. In sostanza, parte delle detrazioni spettanti andrebbero perdute.


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