Per Noi Sociale



Ospedale Sacro Cuore Don Calabria
Negrar Verona


Diritti e Doveri


Dignità da Difendere.

Nell'esercizio della sua attività, ogni operatore sanitario accetta di rispettare nel paziente e la sua dignità umana. Lo prescrive il Codice Deontologico della sua professione o della sua mansione. Il personale dell'Ospedale Sacro Cuore - Don Calabria sottoscrive anche un documento, "natura e fini istituzionali", che esprime i fondamenti etici e cattolici della sua istituzione.

Quando la degenza è lunga, è inevitabile che il rapporto tra addetti e pazienti diventi stretto e confidenziale, ma ciò non può in nessun caso giustificare la mancanza di rispetto reciproco e di riservatezza. Eventuali atteggiamenti ritenuti non opportuni, qualora si verificassero, vanno segnalate tempestivamente ai responsabili del reparto.

Ogni ricovero ospedaliero rientra nei trattamenti dei dati sensibili. Questo significa che ogni paziente ha diritto di mantenere l'anonimato per tutta la sua permanenza in reparto. Nel riconoscere il valore insostituibile dei familiari, il personale deve quindi vigilare anche sulla privacy fra paziente e paziente, in particolare quando i visitatori sono quelli dei compagni di stanza.

E' consentito accedere alle stanze a non più di due visitatori per paziente. Eventuali eccezioni sono stabilite dal Medico di riferimento e possono essere concesse solo in caso di esigenze cliniche particolari o se previste dal progetto riabilitativo.

Infermieri e Operatori sono tenuti a impedire l'accesso al reparto a chi non tiene un comportamento corretto.

Il Rapporto fra Medico e Paziente

Chi esercita la professione di Medica è tenuto a mantenere il segreto professionale. Dall'antico Giuramento di Ippocrate e dal moderno Codice Deontologico Medico (art. 31/1998), il dottore può concedere informazioni a terzi solo con il consenso esplicito del paziente. Il medico e quindi vincolato dal riserbo e non puoi lasciare di sua iniziativa, nemmeno i familiari più stretti informazioni su degente maggiorenne e cosciente.

Da parte sua, il paziente ha diritto a ottenere tutte le informazioni sulla diagnosi e sulle terapie, sulle visite specialistiche e di controllo. Egli identifica suo medico di riferimento dal nome esposto sul taschino del camice e sulla targa all'entrata del settore di degenza dove sono riportati anche i suoi orari di ricevimento. Il paziente e i suoi familiari sono tenuti a riferirsi a lui per informazioni cliniche.

Alla dimissione, si può chiedere copia della cartella clinica all'Ufficio Cartelle nell'atrio del Don Calabria. La complessità del reparto richiede una presenza costante di personale una sola figura non può bastare, è dunque necessario l'avvicendamento di più medici anche nel rapporto con il paziente.Responsabilità del medico di riferimento assente passa e medici presenti in quel momento.

A volte, il medico interviene solo con il consenso informato, cioè il paziente lo autorizza a intervenire su di lui. Il consenso può essere espresso dalla persone che ha la disponibilità del bene giuridico protetto. Solo il paziente cosciente può concederlo, quindi non ha efficacia la volontà di familiari. Quando le persone in stato di incoscienza o di incapacità, in condizioni d'urgenza e in qualità di responsabile del paziente, il medico può prendere decisioni d'ufficio.

Per riservare tali situazioni ai casi estremi, è consigliabile ai familiari del degente non cosciente o non in grado di esprimersi scelgano un amministratore di sostegno o un tutore che faccia le sue veci anche nel dialogo con il personale. Tale persona si farà carico della tutela del congiunto per tutto il tempo in cui persiste il suo stato di incapacità.